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A proposito di garanzia

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare del mantenimento o meno della garanzia per le auto trasformate a gas. Se ne è discusso anche a sproposito e sembra che ognuno voglia esprimere un suo parere, sovente “di parte”. Certo la questione è delicata. Anche se le moderne tecniche industriali hanno molto rarefatto il ricorso alla garanzia per risolvere i problemi riscontrai nei primi anni dell’uso dell’auto, nell’immaginario collettivo ancora permane la paura che qualche cosa possa limitare o far cadere questo “scudo” protettivo. Di recente “Quattroruote”, all’interno di un articolo nel quale si elencavano i pro e i contro della trasformazione a gas, ha suscitato molto scalpore una frase in merito alla possibile decadenza della garanzia.

Qualcuno ha interpretato che la trasformazione a gas di un’auto annulli, comunque il diritto alla garanzia. La testata, espressamente interpellata, ha assicurato che il proprio pensiero non è negativo in materia: intendeva solo specificare i diversi soggetti che sarebbero, nel caso, intervenuti a tutela dell’utente. Per fugare ogni dubbio abbiamo interpellato Alessandro Tramontano, direttore del Consorzio Ecogas, che ben conosce l’argomento, rappresentando tutta la filiera degli operatori coinvolti nella costruzione e installazione degli impianti a gas e di molti venditori di prodotto nelle stazioni di rifornimento.

Alessandro Tramontano: garanzia si o garanzia no?

“Innanzitutto occorre ricordare che la tutela del diritto di garanzia è ben espressa negli articoli 130 e 132 del Codice del Consumo che integra il Codice Civile in materia e che il diritto alla garanzia legale non decade mai entro due anni dall’acquisto del bene. Semmai possono essere diversi i soggetti che ne rispondono, ma questa è una questione “ex legis” per la tutela del consumatore e non a suo discapito.”

Quindi chi acquista l’auto a gas o la trasforma non deve temere nulla in merito alla garanzia?

“La trasformazione dell’auto non preclude la garanzia. Di eventuali danni o anomalie causate al motore da errata installazione o difettosità dei comportamenti dell’impianto a gas installato, rispondono l’officina o il concessionario che hanno montato l’impianto o il costruttore dell’impianto stesso. Gli articoli sopra citati valgono per tutti i soggetti non solo per le Case Costruttrici. Quindi la garanzia legale del costruttore dell’auto permane comunque e l’onere della prova sull’origine del danno compete al produttore dell’auto e non all’acquirente, il quale ha il diritto di avere l’auto funzionante in ogni sua parte nei due anni successivi all’acquisto.”

La garanzia è una questione che riguarda solo le auto a gas?

“No. Il discorso coinvolge anche altri settori industriali. Rimanendo in campo automobilistico, un esempio per tutti è il turing. Anche qui si interviene sull’auto con modifiche ex-post ed anche qui il costruttore dell’auto, a parere di qualcuno, potrebbe contestare il mantenimento della garanzia. Ma anche in questo caso eventuali malfunzionamenti di parti montate successivamente all’acquisto dell’auto sono garantite dall’istallatore e dal costruttore del sistema di elaborazione, mentre su tutto il veicolo persiste la garanzia del costruttore dell’auto.”

Quindi l’utente che compra o trasforma un’auto a gas può stare tranquillo?

“Assolutamente si, sia dal punto di vista specifico dell’impianto a gas, sia dal punto di vista generale della propria auto. E’ chiaro che se ho un problema al cambio nessuno potrà mai affermare che questo non possa essere riparato gratuitamente in garanzia perché l’auto è stata trasformata a gas. Così come se non dovesse funzionare l’indicatore di livello del carburante gassoso bisognerà rivolgersi all’officina che ha installato l’impianto a gas ed in particolare ha aggiunto l’indicatore di livello gas, per farsi riconoscere la garanzia sul componente.”

Tutto sembra assai chiaro. perché è emersa allora questa problematica?

“Credo che si tratti di questioni commerciali. Non a caso il tema è sollevato più dai concessionari-venditori che dalle case costruttrici, le quali legalmente ben conoscono l’argomento. Taluni concessionari usano lo spauracchio della garanzia per vendere motorizzazioni diverse da quelle richieste, come veicoli a gasolio piuttosto che benzina con possibilità di alimentazione a gas, per “deviare” le vendite. E’ la solita storia: molti venditori operano con una certa spregiudicatezza e questo è tanto più vero quanto più ci sono tensioni sul mercato. La garanzia talvolta è un pretesto, il Consumatore deve saperlo e far valere i propri diritti, anche in tribunale, se necessario.”

Fonte: EM Mar-Apr 2008

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